"Bere troppa acqua fa male"
- CDA
- 9 mar
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All' inizio del 2025, un solo argomento è stato sulla bocca di tutti: l'alcol.
No, non siamo nei tempi del proibizionismo e no, gli italiani non si sono dati improvvisamente all'alcol. Eppure, tra il 31 dicembre 2024 e il 1 gennaio 2025, tutti parlavano di alcol. La motivazione risiede nella ormai nota novità del codice della strada in vigore dal 14 dicembre 2024: multe salate, ritiro della patente e sanzione detentiva per chi guida in stato di ebbrezza.
La nuova norma (se pur non tanto diversa dalla precedente nei limiti consentiti dalla legge, ma semplicemente più severa nelle sanzioni) ha scatenato il panico tra gli italiani. Premesso che si era vicini alle festività di Natale e capodanno, è stato riscontrato di conseguenza un brusco calo delle vendite di vino e alcolici nei ristoranti, nei bar e nei locali notturni. Al punto che questi ultimi, per contrastare il brusco calo di vendite, si sono attrezzati con servizi di trasporto navetta e taxi. Da qui nasce la domanda "essendo i limiti di alcol rimasti gli stessi di sempre, cosa ti permetteva prima di metterti al volante dopo 3 bicchieri di gin tonic?"
Dalla nuova norma e dalla memorabile frase pronunciata "lucido si o lucido no, io ti ritiro la patente" cit. siamo passati a fine febbraio 2025 ad una nuova memorabile frase, questa volta pronunciata non dal buon Salvini, ma dal Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: "l'abuso di acqua può portare alla morte".
Lollobrigida: "L'abuso di acqua può portare alla morte"
Prendiamo la frase così come è: una frase, un periodo composto da soggetto, predicato e complemento oggetto. Prendendola così, niente da dire. Anche l'abuso di salumi fa male, l'abuso di tè, l'abuso di verdure, il troppo sport.... ogni singola cosa, se abusata può portare a problemi di salute. E non ci vuole di certo un luminare per arrivare a questa tesi. Adesso prendiamo questa frase e inseriamola nel contesto di riferimento.
La frase è stata pronunciato durante l'evento "Stati generali del vino" tenutosi a Roma dove, tra le tante tematiche, si è discusso anche dell'etichettare sulle bottiglie di vino dei messaggi sui rischi per la salute (come per le sigarette). Lì l'intervento di Lollobrigida sui rischi derivanti dall'abuso di acqua. Capite bene che in quel contesto, parlando dell'ipotesi di etichettare i rischi per la salute, non possiamo paragonare l'acqua con il vino. Il vino contiene alcol, una sostanza tossica dagli effetti noti. La composizione dell'acqua di contro, non contiene elementi dannosi per la salute.
Da dove arriva la frase di Lollobrigida
«Se io leggo questa: “L’abuso, avvertono da Londra, può avere conseguenze molto negative, addirittura pericolose. Il meno che possa capitare è una sudorazione eccessiva, che può portare in casi estremi alla rimozione delle ghiandole sudoripare. Contraccolpi possono riguardare il cervello, il cuore, il sangue troppo diluito, l’insonnia, danneggiare i reni”. E uno dice: “Ammazza il vino quante cose fa”. No, questa è l’acqua, questa è l’acqua. L’abuso di acqua può portare alla morte», ha dichiarato Lollobrigida.
La fonte della dichiarazione è uno studio pubblicato da Mark Whiteley, chirurgo e fondatore della Whiteley Clinic di Londra che ha elencato, nel lontano 2015, i problemi che possono sorgere assumendo quantità troppo elevate di acqua.

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